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Gramigna bolle in pentola

05 Nov

La storia di Gramigna è iniziata cavalcando l’entusiasmo provato dall’osservazione e la conoscenza di realtà ortive nazionali, europee e locali.

Alcune considerazioni preliminari…

Io e Serena abbiamo un orto urbano nell’area dell’Ospedale Maggiore che ne conta più di 150, il nostro orto è in numero 47 per questo si chiama semplicemente Orto47.

Bologna ha una trentennale tradizione di orti. Ad oggi sono presenti ben 20 aree comunali nate negli anni80 come espressione di politiche sociali a favore degli anziani. Le aree ortive in città sono tutte gestite da associazioni di anziani, come ANCESCAO di cui fa’ parte anche quella dell’Ospedale Maggiore. Per intendersi…siamo tessereta allì’Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti!

Da 2 anni l’amministrazione comunale ha aperto l’assegnazione a tutti i cittadini bolognesi, questo ha fatto sì che io e Serena ne potessimo chiedere ed ottenere uno. Come Orto47, tanti sono ad oggi gli spicchi di terra gestiti da cittadini di diverse età, tradizioni, etnie, abitudini. Gli orti urbani comunali vivono un periodo di veloce trasformazione socio-demografica, iniziano ad essere un campione rappresentativo della nostra  società.

Esiste quindi un bacino di circa 2000 piccoli orti comunali.

Ma a Bologna non ci sono solo gli “orti degli anziani”, in tanti coltivano un piccolissimo orto, un quadratino di terra o grandi vasi …

Esistono anche una serie di realtà associative, o gruppi, nati spontaneamente dall’esigenza di creare comunità a presidio del territorio, spazio di tutti.
Gruppi mossi dalla convinzione che uno sviluppo sostenibile legato alla vita quotidiana sia possibile. Trame Urbane,  prova a progettare un orto urbano all’interno del parco pubblico previsto nel piano urbano della Bolognina. Per certi versi simile a Spazi Aperti, l’associazione nata per rappresentare i cittadini della Cirenaica nel tavolo di progettazione partecipata del nuovo quartiere.

Ci sono poi i Guerrilleri, gruppi di guerrilla gardening sempre più numerosi a Bologna (Terra di Nettuno).

E poi, ancora, fenomeni che definirei più di massa, come il Mercato della Terra, quello dell’XM24 e del Vag.

Non poteva che entusiasmarci l’enorme interesse dimostrato dalla gente e dai media verso Orto47 che, come dice qualcuno, è un riuscito quanto inconsapevole esperimento di marketing!

Come cittadine e come ortiste, avvertiamo chiaramente un movimento della nostra città diretto verso nuove dinamiche ambientali ed economiche che passano dal privato al condiviso.

Gli orti e i giardini urbani possono rappresentare una direttrice di sviluppo “anticrisi”: costano poco ma danno molto!  A Parigi il terreno si richiede all’amministrazione comunale che fornisce il terriccio e l’impianto idrico, in cambio chiede che le aree siano aperte al pubblico almeno 2 giorni a settimana e che vi si organizzino eventi. A Siviglia si è occupato il giardino di una villa storica in centro, a Milano e a Roma si occupano abusivamente le aree urbane degradate.

Gramigna è un progetto tutto bolognese che geo-localizza giardini e orti pubblici e privati ma anche aree verdi degradate. Crediamo che si debba partire dando identità alle realtà esistenti in città, prendendo coscienza del potenziale e creando relazione. Saranno i bolognesi stessi a dare risposta al bisogno collettivo di riappropriazione dello spazio urbano, di razionalizzazione delle risorse, dello stare insieme, del condividere cose belle e semplici.

Gramigna è una mappa online, che si costruirà partendo dalle aree ortive comunali e soprattutto dai singoli orti che le popolano, come Orto47. Si autoalimenterà con attivazioni spontanee di spazi verdi “inediti” come il giardino del condominio di Massimo, lo spicchio di orto sul terrazzo di Stefano, le vasche di terra di Elen.

Abbiamo bisogno di tempo e di promozione dal basso.
Come la gramigna, dobbiamo arrivare dappertutto e mappare tutti orti e i giardini bolognesi, così per contarci, per conoscerci … per far crescere nuove idee e magari provare a vivere una nuova, vera esperienza di community garden!

Ne parliamo domani in una delle situazioni più stimolanti organizzate in città, Cosa Bolle in Pentola? il pranzo domenicale, vegetariano e sostenibile attraverso il quale i cittadini possono sostenere progetti artistici e culturali da sviluppare a Bologna.
“Qualcosa verrà pur fuori”
(citazione di un nostro vicino di orto)

 
5 commenti

Pubblicato da su novembre 5, 2011 in Media, orto

 

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5 risposte a “Gramigna bolle in pentola

  1. massimo

    novembre 6, 2011 at 9:52 am

    …non vedo l’ora di essere mappato!

     
  2. Letizia Atti

    novembre 6, 2011 at 10:33 am

    Bellissima idea!!

     
  3. Michele

    novembre 6, 2011 at 5:22 PM

    Brave!!

     
  4. veronica

    novembre 14, 2011 at 8:27 PM

    ragazze l’idea è geniale e soprattutto utilissima!!! siete forti!!

     

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